Da qualche giorno, colpevole il mio stato di salute cagionevole, ragiono, penso e ricordo. Più di una volta il mio pensiero è caduto sugli anni del liceo. Anni ora indimenticabili che all'epoca sembravano l'inferno. Oggi riesco a capire perchè si dia tanto importanza all'adolescenza, perchè la si definisca "l'età che non torna più". Solo ora che sono passati degli anni, che ho una laurea in tasca e un pugno di mosche nelle mani ripenso a quei momenti ma più di tutto rivivo quell'assoluto senso di leggerezza che caratterizzava quegli anni e che solo odesso avverto sulla mia pelle riuscendolo ad apprezzare a pieno.Quel senso di totale ingenuità verso un futuro sconosciuto, quella sensazione che faceva paura ma allo stesso tempo ti elettrizzava perchè pensavi che tutto fosse possibile. Quella fiducia estrema nel mondo e nel prossimo. Quella beata ignoranza verso i meccanismi del mondo dei "grandi". Quel sentirsi ancora piccoli per tante cose e quella sensazione di protezione che a volte questo ti dava. Quei pianti per il 4 alla versione di greco e la gioia per il 7 in italiano. Quei :"La prof non mi può vedere!" e i discorsi con le amiche sui ragazzi del liceo, sulla moda, sull'ultimo taglio o sulle scarpe e le dediche sul diario piene di TVTTTTTB!Io appartengo alla classe di diploma '06, l'ultima generazione prima che l'era virtuale irrompesse tra gli adolescenti. Facebook ancora non esisteva e msn era solo un prototipo, i blog erano , per me, delle entità lontane. Facevamo ancora una dei cellulari e degli sms con le relative Infinity cards...
Che bello ricordare il giro sul motorino di nascosto, il ritardo perenne alla prima anche se abiti a 10 minuti dalla scuola. Le battute con Matteo e con i ragazzi, i pomeriggi a casa delle compagne di classe più care, i discorsi sui libri assegnati dalla prof, i cortei a Salerno contro la guerra, le liti fuori dalla scuola contro i soliti 2 sfigati che entravano sempre, la paura per l'interrogazione di chimica....
Tutti questi momenti, che a quei tempi vivevo con angoscia, adesso mi sembrano così belli e così pieni di gioia di vivere, così importanti per la propria crsecita!
Forse è vero che le cose le apprezzi solo quando non le hai più. Io rivorrei tanto quell'assoluta leggerezza che non ritornerà più nella mia vita, almeno nella stessa forma. Perchè? Perchè si cresce, si impara a divenatere disillusi, a non avere così tanta fiducia nel prossimo e nel futuro. Perchè il giro al bar del tuo paese il sabato sera non ti basta più, perchè hai lo sguardo proiettato su altro. Però quant'è bello, di tanto in tanto, tornare indietro e scoprire che quegli anni e quella scuola che ti faceva così tanta paura, li puoi tranquillamente e felicemente inserire nell'album dei ricordi più belli!
Per chi riscopre la propria assoluta leggerezza e per compagni e le compagne di quegli anni!
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