- Joel: Aspetta!
- Clementine: Che c'è?
- Joel: Non lo so!
- Clementine: Che cosa vuoi!?
- Joel: Aspetta... Aspetta! Voglio soltanto che aspetti un po'.
- Clementine: (pausa)Va bene.
- Joel: Davvero?
- Clementine: Io non sono sono un'idea, Joel, ma una ragazza incasinata che cerca la sua pace mentale, non sono perfetta.
- Joel: Non riesco a vedere niente che non mi piaccia in te, ora non ci riesco.
- Clementine: Ma lo vedrai, ma lo vedrai! Certo col tempo lo vedrai, e io invece mi annoierò con te, mi sentirò in trappola perché è cosi che mi succede.
- Joel: Okay.
- Clementine: Okay... Okay!?
- Joel: Okay.

Se mi lasci ti cancello
Michel Gondry

ci sarà la pentola d'oro?

il mio passato

Spesso ripeto sottovoce
che si deve vivere di ricordi solo
quando mi sono rimasti pochi giorni.
Quello che è passato
è come se non ci fosse mai stato.
Il passato è un laccio che
stringe la gola alla mia mente
e toglie energie per affrontare il mio presente.
Il passato è solo fumo
di chi non ha vissuto.
Quello che ho già visto
non conta più niente.
Il passato ed il futuro
non sono realtà ma solo effimere illusioni.
Devo liberarmi del tempo
e vivere il presente giacché non esiste altro tempo
che questo meraviglioso istante.

Alda Merini

martedì 20 aprile 2010

Piangere

Nagg: Piangi di nuovo?
Nell: Tentavo....

1, 2, 3, mmmmmmh...mmmhhh ....Niente!
Che rottura di scatole!
Non riesco a piangere!!!!!!Davvero!Non ho più lacrime!
Sto diventando arida?cinica? E' possibile.
Diventerò come quei cinici personaggi dei telefilm che hanno sempre una battuta acida su tutto e che riescono a "stutare" l'interlocutore....cioè, rewind....
Sull'acida è possibile, sulla battuta pronta non sò, perchè sono un pò imbranatella e a volte non riesco a capire esattamente il senso delle varie zeppate...va bè allora non sono neanche cinica????
OHHHHH , ok , torniamo al problema iniziale: non riesco a piangere?
E questo significa che mi tengo tutto dentro e che.....mi verranno la rughe!!!!!HAHAHHAHAHH
Va bè scherzi a parte, il fatto di non riuscire a piangere ormai non mi meraviglia neanche più, forse ho pianto talmente tante volte che ho esaurito le mie lacrime, forse mi sono autoconvinta che una donna forte non piange mai, non ho pianto neanche il giorno della mia laurea e Dio solo sa quanto ci tenessi....

Da piccola piangevo sempre, ero una "piagnona"ahhahahahh, no ,ero semplicemnete una bimba ipersensibile e invece di dare un calcio negli stinchi di coloro che mi prendevano in giro per il mio peso, per i denti storti o cose del genere, preferivo piangere e mostrare la mia debolezza e dar modo a quegli stronzi di continuare.
Poi qualcosa è cambiato.
Durante l'adolescenza non piangevo per gli sfottò anzi ero la prima a ridere della mia "retromarcia" ovvero assenza di seno o del mio apparecchio ("sorriso d'argento" era il mio soprannome), o per tante altra cose di cui non ricordo.
Però piangevo perchè mi sentivo fuori posto, perchè a danza mi sentivo un prociutto sulle mezze punte, o perchè ero terribilmente goffa....e ho pianto davvero tanto per colpa della "figlia di satana" ovvero la mia prof di matematica e fisica...quando dico che era cattiva non lo dico tanto per dire!

Poi il terribile periodo adolescenziale è passato e ciò che non mi ha ucciso mi ha rafforzato, però la partita è ancora tutta da giocare.
I pianti, in silenzio nella mia stanza o con le persone di cui credevo di potermi fidare sono continuati.
Ho pianto per la caduta dell mie illusioni, per l'ipocrisia di questo sporco mondo, per la fiducia tradita, per aver confidato segreti molto intimi alle persone sbagliate, perchè continuavo e continuo a sentirmi fuori posto....

Forse ho accettato il mio stato di imbrabata permanente, forse sono stanca di combattere o forse ho capito che è meglio combattere dove c'è davvero da lottare e non per persone e cose inutili....mah....
Fatto sta che non piango e quindi non riesco a sfogare la mia rabbia per lo schifo che c'è in questo mondo, rabbia che passa quando alla fine di una lunga giornata scopro che c'è ancora il sole. Guardo verso il cielo e lo schifo svanisce. Puff!Tutto via magicamente, solo il Bello che c'è in questo mondo, che mi fa pensare che forse ne vale la pena.
Forse ho semplicemente capito che per certe persone, cose, contensti o situazioni non vale davvero la pena piangere e conservo le mie preziose lacrime per vere emozioni che siano capaci di farle svegliare dal loro letargo.
Complimenti ragazzina sta crescendo.....
Addio bimba piagnona, anche se a volte sono recalcitante, mi allontano sempre di più da te, lascio le lacrime per tirare calci negli stinchi o semplicemente le conservo per qualcosa per cui valga davvero la pena emozionarsi.

3 commenti:

  1. Che rumore fa una lacrima che cade, una lacrima di una madre che non ha nulla con cui sfamare suo figlio?
    Che rumore fa una lacrima che cade, una lacrima di un padre che vede la bara del figlio avvolta nella bandiera?
    Che rumore fa una lacrima che cade, una mia lacrima per il mondo, per la vita, per la morte, per i sogni e per la realtà?
    E' lo stesso frastuono che fanno i miei pensieri, carichi di odio e amore, pieni di sogni senza speranza, avvolti nel manto oscuro delle tenebre intellettuali....

    RispondiElimina
  2. Giù, vuol dire che stai diventando come quel personaggio che facevi in Il Sogno di Edgar! Riesci a riconoscere le cose belle per le quali vale la pena spendere le tue energie!
    Ognuno piange a modo proprio, dentro! La bambina c'è sempre, è solo un po' più furba, vero?

    RispondiElimina